Valerio Di Cesare è il simbolo di questo Bari, parola di Mirco Antenucci ieri in conferenza stampa. L'ennesimo attestato di stima per il capitano, che a breve taglierà il traguardo delle 200 presenze con la maglia biancorossa. Un dato che lo fa entrare di diritto nella storia barese, in una élite che vede al suo interno bandiere come Terracenere, Giovanni Loseto, De Trizio, Mazzoni, Gillet e tanti altri.

A differenza, però, di tutti questi capisaldi della storia biancorossa, Di Cesare è quello più longevo. Che nessuno faccia gli scongiuri, per carità, ma Di Cesare a 39 anni 10 mesi e 22 giorni ha indossato per la 196esima volta la casacca biancorossa. Tutti gli altri si erano fermati entro i 35 anni, per poi ritirarsi o finire in altri club.

Per Di Cesare, allora, la possibilità concreta di tagliare il traguardo dei 40 anni con addosso la fascia di capitano e, soprattutto, sul campo. La carta d'identità dice che compirà gli anni il prossimo 23 maggio. Ecco, allora, che per raggiungere questo traguardo occorre passare dai playoff, visto che il campionato termina il prossimo 19 maggio. Con il Bari quasi certo di un posto nella competizione post season, l'unico modo per evitare tutto ciò è quello di ottenere la promozione diretta in A. Un dispiacere, evidentemente, mai come in questo caso da provare.

In ogni caso, Di Cesare non sarà il primatista. A guidare il podio dei più vecchi a scendere in campo col Bari c'è Ciccio Brienza, che giocò la sua ultima gara alla veneranda età di 40 anni e 2 mesi. Difficile trovare altri ex galletti con tali numeri, considerando che in passato ci si ritirava molto giovani. Si possono citare, però, Luca Cacioli, sceso in campo a 36 anni in D; Checco Palmieri, anche lui ritornato nella sua Bari a 36 anni, Gennaro Delvecchio, prelevato a gennaio 2014 a 36 anni, e l'ex portiere Dibitonto, che nel 2004 a 38 anni disputò la sua unica presenza con la squadra del suo cuore.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 21 aprile 2023 alle 07:00
Autore: Claudio Mele
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