A due giorni dalla cocente sconfitta contro la Carrarese per 1 a 2, il tema principale è quello della tenuta fisica della squadra. I biancorossi dopo i primi tempi tendono a spegnersi e la partita di domenica ne è la prova più lampante. I padroni di casa non erano di certo superiori per qualità tecniche ed esperienza ma la differenza è stata fatta proprio da un ritmo diverso con e senza palla. Sembrava proprio come se gli avversari avessero una marcia in meno. Posto che gli interrogativi sulla preparazione sono più che leciti, è bene concentrarsi sulle caratteristiche e sul rendimento dei singoli. In particolare, Pereiro e Falletti, tanto acclamati dalla tifoseria e, ad onor del vero, anche dallo stesso mister Longo, hanno avuto una chance importante per mettersi in mostra, fallendo fragorosamente. Il primo tempo di Pereiro ha dato segnali incoraggianti con cross insidiosi e una punizione sulla quale il portiere avversario ha fatto un miracolo. Poi, sul finire della prima frazione ha commesso l’errore che ha portato al gol e nel secondo tempo è sparito. Falletti, invece, più che il trequartista è apparso impiegato in una veste da mezz’ala, non esattamente nelle sue corde. La caratteristica condivisa da entrambi è il passo, troppo flemmatico e inadatto ad un calcio uomo contro uomo come quello richiesto da Longo. Avere doti tecniche superiori è importante ma correre per la squadra non è da meno. In molti frangenti di partita il Bari ha visto superare la prima pressione troppo facilmente dando spazi esagerati per le incursioni avversarie.

E allora quale può essere la soluzione? Innanzitutto, un Maggiore così in forma non può star fuori a maggior ragione se Falletti deve ricoprire lo stesso ruolo ma con un’intensità diversa. Quindi, un’opzione potrebbe essere quella di inserire stabilmente Maggiore in modo tale da avere intensità e inserimenti e di lasciare uno tra i due uruguagi sottopunta, sgravato, parzialmente, dai compiti di pressione. Un’altra soluzione potrebbe essere quelle di evitare il doppio trequartista in favore di una coppia d'attacco pesante, magari con Lasagna a girare attorno a Bonfanti. Sono note, infatti, le doti di sacrificio dell’ex Udinese e queste potrebbero colmare un vuoto di intensità presente nella trequarti offensiva.

Insomma, opzioni sicuramente da valutare per il finale di stagione, con la speranza che gli uruguagi possano adattarsi a questo stile di gioco permettendo alla squadra di poter avere contemporaneamente in campo qualità e intensità.

Sezione: News / Data: Mar 01 aprile 2025 alle 19:00
Autore: Cosimo Mirizzi
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