Ha una faccia da ragazzino, e d'altronde in questo non c'è nulla di strano avendo lui da poco superato l'età scolare. Francesco Fedato, 20 anni, in campo ha dimostrato di saper bypassare le insicurezze tipiche di molti suoi coetenei e di mettere in mostra la sfrontatezza di chi guarda al futuro con sguardo curioso. Oggi, in conferenza stampa, ha ovviamento parlato anche della gara di ieri, di cui è stato l'illuminante protagonista.

"Abbiamo vinto giocando bene, costruendo tante belle azioni. Della mia prestazione sono soddisfatto, son riusciuto spesso a saltare l'uomo. Tento spesso la giocata difficile", ha detto, "ma perchè le faccio con la giusta convizione: mancasse quella, opterei per soluzioni più semplici. Peccato solo non aver segnato, ci sono andato vicino". E a proposito del gol, Fedato ha chiarito la sua "filosofia": "Non cerco mai con insistenza la marcatura, preferisco fare assist: certo a Lucca ho segnato tanto e ho procurato alla mia squadra tanti rigori, circa 5 o 6, ma più di tutto comunque amo divertirmi quando gioco, è la cosa più importante". Il gol è poco importante, e poco importanti sono i soldi: "Guadagno poco? Molti ex giocatori del recente passato del Bari avevano uno stipendo molto più ricco del mio, ma non mi lamento". Niente grilli per la testa, niente bizze da ragazzino capriccioso: questo fantasista, genietto in campo e poco sregolato fuori, ha davvero la testa sulle spalle. Ma quanto resisterà alle sirene del calcio di vertice? "Spesso il direttore sportivo del Catania (società che ne detiene la comproprietà, ndr ), Sergio Gasparin, mi chiama, dice che sto facendo bene". Il suo futuro, visto il presente così radioso, è probabilimente lì, in Serie A. Intanto però c'è una stagione da disputare al meglio: "Ora pensiamo al prossimo avversario, il Sassuolo, che conosco poco ma mi sembra temibile. A livello personale va alla grande: fisicamente sto bene, gioco, Torrente mi dà tanti consigli, i tifosi su facebook mi riempiono di apprezzamenti...". E già, chi sta meglio di lui?

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 26 novembre 2012 alle 15:30
Autore: Diego Fiore
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