Intervista a Igor Protti sulle pagine odierne de La Gazzetta dello Sport. "Ho sempre avuto un grande senso di responsabilità verso le maglie che indossavo. Ok, il calcio è un gioco, ma una maglia rappresenta una città, una storia, tifosi che piangono e gioiscono. A Bari e Livorno ho avuto la cittadinanza proprio per il senso di appartenenza: la gente mi vedeva come uno di loro".

Il titolo di capocannoniere... "Una gioia offuscata dalla retrocessione, anche se a Bari dopo l’ultima partita con la Juve siamo usciti tra gli applausi di 40mila spettatori: credo che si siano sentiti capocannonieri anche loro". Incalzato sulla possibilità di andare all'Inter dopo il Bari, Protti ha rimarcato: "Sì, avevo un accordo, ma l’Inter doveva vendere uno dei suoi. Non l’ha fatto e quindi ho rinunciato. Mi ha preso la Lazio ed è andata benissimo lo stesso, Cragnotti stava costruendo la grande squadra che poi avrebbe vinto scudetto e coppe".

Sezione: News / Data: Ven 21 febbraio 2025 alle 14:00
Autore: Redazione TuttoBari
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