Il Presidente di una squadra di calcio ha un ruolo fondamentale e dai suoi atteggiamenti, talvolta, ne scaturiscono i risultati della squadra.
Avere un punto di riferimento in alto da una sensazione di solidità che infonde tranquillità a tutto l’ambiente con l’effetto di ottenere risultati positivi sul campo.
Oggi a Bari si vive una strana sensazione.
Ci si trova quasi nella terra di nessuno, in un periodo temporale, in cui non si è ne sotto l’ala dell’innovazione di Barton e ne sotto quella protettiva di Matarrese.
Il Texano arrivato a Bari trionfalmente ed acclamato dalla folla festante adesso sembra rallentare la tanto agognata corsa alla presidenza. I giorni passano e la trattativa sembra non decollare anche se la dichiarano già in volo.
Matarrese dopo aver dichiarato di voler lasciare e pensare ad altro, sembra disinteressarsi e latita non dando alcun cenno della sua presenza come se si sentisse già in pensione.
In tutto questo il Bari continua a giocare le sue partite e dopo un pareggio a Milano contro l’Inter, un altro in casa contro il Bologna e l’ultimo a Palermo, è in cerca della prima vittoria stagionale contro l’Atalanta.
Ha del miracoloso questo atteggiamento e quasi non ci si crede.

Un applauso va a super “Giorgione” Perinetti per la sua riconosciuta competenza e professionalità e a Mister Giampiero Ventura che nonostante un mercato altalenante e una piazza che doveva smaltire il divorzio da Antonio Conte, ha dato un volto alla sua creatura che oltre i risultati riesce ad entusiasmare anche nel gioco ed è riuscito a fare breccia nei cuori dei tifosi di casa.
A questo punto noi ci chiediamo chi sarà colui checi regalerà le prossime emozioni.
Barton e Mora sembrano aver monitorato tutti i conti del Bari e ora dovrebbero solo passare all’azione e mettere in pratica tutte le migliaia di parole che son state dette .
Dalle parole astratte ai fatti concreti, è questa la speranza di tutti.
Bari è una piazza esigente, noi vogliamo chiarezze ed una società all’altezza che ci faccia sognare come è giusto che sia e nel limbo dell’incertezza non vogliamo più restare.
Questo cambiamento al vertice della società si deve si vuole fare perché se così non fosse, ancora una volta ci sentiremo presi in giro ed usati a scopo pubblicitario e questo non farebbe bene al nostro orgoglio di tifosi feriti.
Tutto sembra tacere e le cose stanno andando bene, ma cosa succederà alla prima sconfitta?
 

Sezione: Riflessioni dalla Tribuna / Data: Dom 20 settembre 2009 alle 11:07
Autore: Giò Ametrano
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