Di certo il 2009 è un anno clamoroso per tutti i tifosi biancorossi per tutte le emozioni che si sono susseguite un giorno dopo l’altro. Dalla promozione in Serie A alla vicenda Conte, dalla vicenda societaria con l’arrivo di Barton al ritorno di Matarrese, dal pareggio contro l’Inter alla strepitosa vittoria contro l’Atalanta per 4-1 fino alla sterilità in fase realizzativa delle ultimissime partite.
Un campionato inaspettatamente bello ha portato il Bari a diventare una fucina di giocatori appetita da molte squadre di fascia medio alta. Tante sono le richieste che arrivano agli uomini di Ventura, che forse potrebbero destabilizzare l’ambiente e distruggere il giocattolo costruito con mille difficoltà da Perinetti e portato avanti in maniera magistrale da un allenatore competente ed assennato.

Il Bari sta meravigliando tutti per il gioco della squadra e per le caratteristiche speciali dei singoli che partita dopo partita stanno mettendosi in mostra agli occhi di osservatori non solo italiani ma anche esteri.
Purtroppo leggendo i giornali sembra che tutti con facilità possano arrivare a bari come si fa in un super mercato ed acquistare quello che si desidera senza valutare i sentimenti dei tifosi.
Ranocchia è seguito dall’Inter, Juventus,Arsenal e Napoli;
Bonucci,l’altro perno della difesa biancorosso insieme all’Under21 Andrea, è seguito dall’Inter e dall’Arsenal e dal Milan; Gazzi è un’idea della Fiorentina.
Fino alla fine del campionato, sicuramente arriveranno offerte danarose anche per Rivas, S.Masiello e Barreto.
Giocatori fondamentali dai quali il Bari non può assolutamente prescindere, senza poi contare che Kamata ha quasi un accordo con l’Atalanta per trovare più spazio e che Donda verrà prestato in serie B per fargli recuperare il top della forma.

Vogliono smantellare il Bari. Questa squadra ha le giuste basi per diventare grande ma non si può ricominciare ogni anno partendo da zero. Non è possibile coltivare sogni di gloria se i biancorossi prendono calciatori in prestito che poi non sono in grado di trattenere.
Il Bari deve diventare una grande piazza sia come mentalità dei tifosi sia come atteggiamento della società che dovrebbe iniziare a sentirsi tale e non svendere più i propri campioni.
Non bisognerebbe far credere agli altri club che venire a Bari a chiedere la merce, è cosa semplice.
Un giocatore può anche essere venduto, per carità nessuno è indispensabile e insostituibile, ma va fatto solo se ci dono nuove idee competitive o se fa parte di una programmazione societaria volta al miglioramento.

Sezione: Riflessioni dalla Tribuna / Data: Gio 15 ottobre 2009 alle 16:13
Autore: Giò Ametrano
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