Adesso tutti a favore degli eroi che hanno regalato una gioia a San Siro. Un pareggio incredibile perché nessuno ci avrebbe scommesso nemmeno un euro, e per qualche verso anche deludente visto che dalla casa dei campioni d’Italia, il Bari poteva anche uscire con il bottino pieno. Rivas ama troppo il pallone e quando si è visto a pochi passi da Julio Cesar ha creduto di avere tra i piedi l’occasione della vita, ha pensato di fare gol ai nerazzurri inerpicandosi tra le maglie avversarie invece di lasciare l’eventuale gioia ad Alvarez che libero aspettava impaziente il passaggio.
Il Bari era dato per spacciato e prima della partita sembrava di dover assistere all’incontro di Davide contro Golia.
Non solo gli addetti ai lavori ma anche i tifosi stessi in questi giorni estivi hanno sempre criticato questa strana campagna acquisti. Tutti aspettavano Tim Barton e nel frattempo Perinetti lavorava silenzioso e tra un viaggio e un altro ha portato a casa una ventina di volti nuovi. Troppi e non qualitativamente adeguati, dicevano tutti , ed invece questi calciatori “scarsi” sono andati nel tempio del calcio a far paura al gigante. Ventura era da mandare a casa e adesso, dopo i complimenti di Mourinho, viene osannato per la grande sagacia tattica.
Io ho sempre sostenuto che gli acquisti non mi convincevano moltissimo ma che la squadra andava poi vista sul campo e solo il terreno verde avrebbe potuto darci una risposta sensata sulla stagione che verrà. Adesso dopo una partita non mi esalto e nessuno dovrebbe farlo perché così facendo magari si rischierebbe di osannare troppo dei ragazzi che lavorano in maniera diligente per poi sgonfiarli alla prima sconfitta. Nel calcio sembrano non esistere le mezze misure. Dalle stelle alle stalle e ritorno nel giro di qualche partita. Forse questo è il bello di questo sport, forse è questo che ci fa innamorare di queste competizioni. L’imprevedibilità di un risultato ci rende curiosi e speranzosi quando si è più deboli e timorosi quando sulla carta si è più forti.  Il Bari ha fatto una bellissima partita. I ragazzi hanno giocato la palla a terra e sembravano padroni nei fraseggi ed hanno ostentato grande carattere. In 90minuti sono riusciti a far dimenticare tutti gli scetticismi scatenati su di loro. Poteva finire anche male se Eto’o avesse infilato il 2-0 ma così non è stato e siamo qui a gioire per un punto preziosissimo. Al di la del risultato, in realtà, la cosa che più mi fa piacere è il modo con il quale è arrivato.
Adesso però non dobbiamo pretendere un campionato di tutte vittorie e non crocefiggiamo nessuno alla prima battuta d’arresto. La prossima sfida si chiama Bologna e forse è la prima da non perdere. In casa al San Nicola, la prima in Serie A dopo 8 anni, contro una diretta concorrente alla salvezza. Bisogna vincere assolutamente. Intanto il mercato è ancora aperto e la sensazione di via vai è sempre più forte. Qualcuno arriva ed altri vanno via. Sinceramente continuo a dire che non condivido questo tipo di acquisti, apparentemente, fatti a caso senza programmazione. Sicuramente non è facile operare tra l’incudine Matarrese e il martello Barton.
Staremo a vedere…

Sezione: Riflessioni dalla Tribuna / Data: Mer 26 agosto 2009 alle 14:44
Autore: Giò Ametrano
vedi letture
Print