La squadra del Bari sta entusiasmando anche i più scettici ma la società continua a far stare in ansia tutti i tifosi biancorossi ormai sfiduciati sulla possibile cessione.
Prima illusi e poi delusi nel giro di pochi giorni.
In piena estate, Tim Barton, presunto magnate texano, è arrivato a Bari con un volo Low Cost invece di atterrare con un aereo privato, e ha offuscato il piccolo ma importante particolare, alzando al cielo maglia e sciarpa del Bari per fare infiammare la folla che lo ha accolto come una sorta di salvatore della patria.
Matarrese, presidente tutt’ora in carica,questa volta sembrava davvero deciso a farsi da parte e ad incassare i 25milioni di euro e Barton pareva convinto di chiudere la trattativa in pochi minuti e ai microfoni dei giornalisti già parlava da nuovo leader del gruppo As Bari.
La gente ha applaudito, osannato e inventato slogan per lui, ma adesso la fiducia in Tim sembra essere venuta meno fino ad arrivare alla quasi rottura di ieri.
Adesso la gente si sente presa in giro e questa non ci voleva proprio.
Un magnate che non perde occasione per dire ,a tutti e con ogni mezzo, di voler fare un grande Bari con acquisti eclatanti già da gennaio, non può chiedere una proroga per un pagamento di una “misera” caparra, non può chiedere degli sconti sul prezzo concordato.
Perché lesinare su 1 milione di euro se poi si pensa di doverne investire molti di più?
Le parole di mister Barton non vengono poi confermate dai fatti, quelli che a Bari mancano da tanto tempo, quelli che i baresi avrebbero voluto finalmente toccare con mano.
Fortunatamente e grazie alla bravura di Ventura e dei ragazzi che scendono in campo la domenica, il Bari sta facendo un buon campionato e sta strabiliando tutti per il suo gioco, ma quanto potrà durare questa euforia per una squadra che non ha una presidenza sicura?


Tempo fa mi permisi di avanzare dei piccoli dubbi sulla veridicità delle azioni di Barton e sulla reale effettività delle parole di Alessio Mora.
Mi son chiesto se fosse stato meglio restare una squadra di Matarrese , presidente che non investe ma che ama il bari da 32 anni , o se invece era un bene rischiare con Barton, presumibilmente pieno di soldi ma che forse non ama i colori di questa città.
Oggi siamo qui ad aspettare altri 2 giorni per capire le reali intenzioni di quest’uomo che in Texas nessuno conosce ma che qui a migliaia di km è stato accolto come un Dio.
Questa volta credo che Matarrese abbia fatto tutto quello che era in suo potere e che si sia messo giustamente da parte per facilitare il passaggio di consegne.
Matarrese non può essere criticato perché ha agevolato e non ostacolato tutti coloro che portavano e stanno ancora portando avanti la trattativa.
Ora bisogna capire se Barton è solo un ciarlatano in cerca di pubblicità o un serio imprenditore che darà seguito alle tante promesse fatte.
Qualcuno ha paventato l’idea che Barton si sia tirato indietro dopo aver capito che “l’operazione Bari” era più dispendiosa di quanto pensasse e che non sarebbe potuta essere solo un contorno alla sua voglia di espandere i suoi affari nel settore del fotovoltaico.
Non ci resta che aspettare ancora qualche giorno e goderci un grande Bari sul terreno verde. Almeno quello…
 

Sezione: Riflessioni dalla Tribuna / Data: Mar 29 settembre 2009 alle 15:53
Autore: Giò Ametrano
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