Una domenica anomala questa appena trascorsa.
Nessun biancorosso allo stadio e nemmeno davanti alla televisione, nessuno all’ascolto del “calcio minuto per minuto” e nemmeno a commentare la moviola serale.
Ieri c’è stata l’esibizione di una Nazionale che ha lasciato il tempo che ha trovato ma che non ci ha fatto battere il cuore in petto e non ha permesso che le palpitazioni forti raggiungessero il cervello per mandarlo in tilt come fa la squadra biancorossa da un pò di tempo a questa parte.
Una nazionale che sembra non appartenere più agli Italiani ma ad un uomo solo, Marcello Lippi che che ha già vinto un Mondiale e che conta di bissare il successo ma che di sicuro non vince il premio simpatia.
Una nazionale senza un biancorosso che pur avrebbero meritato una convocazione almeno in questa amichevole di lusso finita in uno scialbo zero a zero.
Un'Italia senza il suo uomo migliore, Antonio Cassano.
Una domenica senza calcio, per gli amanti di questo sport, è un po’ come una penna senza inchiostro, inutile e lenta.

Per il Bari però questa sosta è giunta proprio al momento opportuno
visto che l’infermieria in questo periodo si è di colpo affollata. Qualche giorno in più per cercare di recuperare qualche pedina fondamentale in vista della trasferta di Roma contro la squadra giallorossa.
Non saranno sicuramente della partita sia Gazzi che Salvatore Masiello, e passi per il centrocampista per l’abbondanza di scelte da parte di Ventura ma l’assenza certa del terzino sinistro è davvero una brutta tegola alla quale bisognerà trovare alternativa per i prossimi 40 giorni.
Dovrebbero essere della partita Kutuzov, Parisi e Rivas che però sembra ancora non essere in condizione ottimale.
Ventura resterà in ansia ma fiducioso per gli infortuni di lieve entità accorsi ad Almiron e Ranocchia.
Una domenica senza il pathos di un gol da rimontare, senza la forza della speranza per un rigore da trasformare, senza la sciarpa al collo e senza sperare nei tre punti da conquistare.

Anche la Roma, prossimo avversario dei galletti baresi, ha dei problemi fisici e sicuramente anche lei potrà beneficiare di questa pausa. Sia Totti che De Rossi, gli uomini simbolo della capitale, sono infortunati ma spererebbero di potercela fare a scendere in campo.

La domanda quindi sorge spontanea. A chi giova di più la domenica di riposo ?
Credo che un Bari senza S.Masiello, Almiron e Ranocchia è una squadra meno impenetrabile ma ha la forza di un gioco strepitoso che sta incantando tutti tanto che è stato fortemente rivalutato anche il suo condottiero principe, Mister Giampiero Ventura.
Una Roma senza Totti e De Rossi è una squadra senza un’anima, con un gioco da ritrovare e con pochissima imprevedibilità anche se apparentemente avrebbe sostituti validi per cercare di limitare il danno subito.

Il Bari ha davanti a se una settimana tutta da vivere e da godersi dall’alto di una classifica che gli sorride con la speranza che questa continui ad essere così bella anche al giro di boa.
Dopo la difficile trasferta di Roma il Bari si troverà ad affrontare il Siena al San Nicola, e poi prima della Juventus tra le mura amica deve andare al San Paolo di Napoli.

Insomma le pagine della storia del Bari sono ancora tutte da scrivere e noi siamo ansiosi di mettere nero su bianco.

Sezione: Riflessioni Biancorosse / Data: Dom 15 novembre 2009 alle 23:15
Autore: Giò Ametrano
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