Sogna ragazzo, sogna. Parole e musica di Roberto Vecchioni, professore e cantautore milanese. E qual é il calciatore che non ha sognato il debutto in serie A? Non ce ne sono, tutti hanno bramato quel momento. Anche Enzo Maurizio Biato, portiere di Acqui Terme, piemontese classe 1962. Biato, 192 cm per 88 chili di peso arriva a Bari nell’autunno del 1990, durante il campionato post mondiale italiano. Gaetano Salvemini, l’allenatore biancorosso, si invaghisce di questo atletico numero uno che difende i pali della Triestina in serie B. All’ombra di San Sabino ci sono il dodicesimo Pino Alberga e il titolare Giulio Drago, una vita tra Cremona ed Empoli dopo una fugace apparizione nella Juventus. 

Drago é un eccellente portiere, per di più coetaneo di Biato, ma a Bari sono convinti che il riccioluto estremo difensore della Triestina possa fare la differenza tra i pali del Galletto. Non é un’utopia pensare ad uno scambio e lo scambio, per volontà di entrambe le società e dei calciatori, va in porto. Drago raggiunge Trieste e Biato compie il percorso inverso. Il nuovo portiere si assurge subito ad idolo della curva biancorossa. Merito di parate spettacolari, uscite atletiche e assenza di paura. Drago é solo un ricordo sbiadito. La prima stagione si conclude con una salvezza eccellente, la seconda annata, non certo per demeriti di Biato, termina con la retrocessione del Bari. Sarà quello l’epilogo amaro della sua avventura biennale in Puglia. Un saluto, non un addio perché Biato resterà per sempre nel cuore degli appassionati biancorossi. Non é un’utopia pensare ad uno scambio e lo scambio, per volontà di entrambe le società e dei calciatori, va in porto. Drago raggiunge Trieste e Biato compie il percorso inverso. Il nuovo portiere si assurge subito ad idolo della curva biancorossa. Merito di parate spettacolari, uscite atletiche e assenza di paura. Drago é solo un ricordo sbiadito. La prima stagione si conclude con una salvezza eccellente, la seconda annata, non certo per demeriti di Biato, termina con la retrocessione del Bari. Sarà quello l’epilogo amaro della sua avventura biennale in Puglia. Un saluto, non un addio perché Biato resterà per sempre nel cuore degli appassionati biancorossi. 

Sezione: Amarcord / Data: Mer 21 agosto 2024 alle 16:00
Autore: Raffaele Garinella
vedi letture
Print