I tifosi del Milan assumono una strana espressione quando Alessandro Del Grosso, terzino sinistro della Salernitana, realizza un golazo che lascia a bocca aperta San Siro. In quel momento i cavallucci marini allenati da Delio Rossi, adepto del profeta Zeman e integralista del 4-3-3, é in vantaggio per 2-1 sui futuri campioni d’Italia. In 74 presenze complessive in maglia granata quello sarà l’unico gol. E che gol. 

La sera davanti alla televisione, Vincenzo Matarrese, Carlo Regalia ed Eugenio Fascetti, nell’osservare la sintesi della partita, si rendono conto che quel terzino ha le caratteristiche giuste per completare la rosa del Bari per la stagione 1999/2000. Non può essere una scelta banale anche perché c’è da sostituire Gianluca Zambrotta, già promesso sposo della Juventus. 

A fine campionato 1998/99, con il Milan campione d’Italia e la Salernitana retrocessa in Serie B, Del Grosso monta in auto direzione Bari. É una mattina d’estate e la temperatura, già bollente, diventa ancor più incandescente quando Del Grosso riceve una telefonata inaspettata. É Luciano Gaucci, presidente del Perugia, squadra che si é salvata proprio a discapito della Salernitana, che vuole portarlo a tutti i costi all’ombra di Sant’Ercolano. 

“Vieni da noi - gli dice - ti do 50 milioni in più di quelli che ti ha promesso Matarrese”. Del Grosso ha una parola sola e quella l’ha data a Carlo Regalia. “No grazie, il mio futuro é a Bari”. E in biancorosso vive due stagioni importanti, la prima arricchita dall’esplosione del talento di casa, Antonio Cassano. Tante le soddisfazioni, tante le squadre messe fuori gioco. Dall’Inter al Perugia con tanto di rissa verbale tra Gaucci e Matarrese. 

La seconda, molto sfortunata per via dei tanti infortuni di alcuni suoi compagni, su tutti quello del bomber Phil Masinga, si conclude con il ritorno in Serie B. Il Bari retrocede e cerca di comprendere quali piani attuare. Tergiversa un po’ e così la Salernitana, il vecchio amore, richiama Del Grosso e lui, pur con Bari sempre nel cuore, accetta la proposta e torna a “casa”. 

Due piazze importanti che, ancora oggi, fanno battere il cuore di chi ha sempre sudato la maglia. 

Sezione: Amarcord / Data: Mer 28 agosto 2024 alle 20:00
Autore: Raffaele Garinella
vedi letture
Print