A Malchin, città del Meclemburgo Pomerania Anteriore, ci sono poche case, quasi tutte con i tetti bianchi e rossi. Sarà un caso, o forse é stato proprio il caso a volere che lì, tra quel bianco e quel rosso, nascesse in un giorno d’aprile del 1966 un calciatore che anche in biancorosso avrebbe scritto pagine importanti di una meravigliosa carriera.

Stiamo parlando di Thomas Doll, Fantomas per i tifosi della Lazio, quelli più caldi della Curva Nord, un perno del centrocampo della Germania Est. Ed é proprio a Berlino, quella dell’Alexanderplatz tanto cara a Battiato, che Doll si consacra e vince due campionati della Germania Est e due coppe. 

Nel 1989, quando cade il muro che sotterra la differenza tra Est e Ovest, Doll passa all’Amburgo. Prima, però, gioca un’ultima partita con la maglia della Germania Est e ferma il forte Brasile, una delle favorite a conquistare il mondiale italiano. Sarà uno dei pochi ad aver indossato le casacche di entrambe le nazionali tedesche.

Nel 1991, quando Paul Gascoigne, già promesso sposo della Lazio, si infortuna seriamente durante una partita di F.A. Cup, il presidente biancoceleste Calleri corre ai ripari e acquista Doll per una cifra di 13 miliardi di lire. Soldi spesi bene, Doll al primo anno nella Capitale sforna assist al bacio per le punte Riedle e Sosa e si toglie la soddisfazione di segnare ben otto reti che gli valgono la convocazione in Nazionale per gli Europei del 1992 con tanto di medaglia d’argento.

Che l’Italia é nel suo destino, Doll lo capisce nel 1996 quando Regalia lo porta a Bari per ricondurre il Galletto in Serie A. Due anni, 45 partite, 4 reti e il ricordo più che positivo. Ai baresi Doll piace molto. E a Doll piace Bari. Adora passeggiare per le vie della città vecchia, ammirare San Sabino e San Nicola, affidare i suoi pensieri più profondi al canto del mare. 

Due anni intensi prima del ritorno all’Amburgo. Un fine carriera a casa e una nuova carriera di allenatore che comincerà qualche anno più tardi. Con il Galletto del Bari sempre a portata di cuore. 

Sezione: Amarcord / Data: Mer 04 settembre 2024 alle 07:00
Autore: Raffaele Garinella
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