Vincenzo Vivarini e il Bari, un matrimonio che si é concluso con troppa fretta. Sono queste le sensazioni che riaffiorano alla mente quando si mette in moto la macchina del tempo dei ricordi e si torna al passato. Alla stagione 2019/2020, allo spareggio - in piena epoca Covid - contro la Reggiana

Un Bari che Vivarini aveva riequilibrato e ringalluzzito dopo averlo ereditato da Jo Condor - come lo chiamano a Perugia - Giovanni Cornacchini. Un Galletto spiumato e spennato che il tecnico abruzzese seppe rinvigorire grazie alla sua straordinaria competenza, alla pregevole arguzia, alla encomiabile empatia. Entrò nella testa e nel cuore dei calciatori e li portò - da neopromossa - a sfiorare una inimmaginabile - al suo arrivo - promozione in Serie B. Mancarono la fortuna e il Var.

Se solo ci fosse stato, il gol di Antenucci non sarebbe stato annullato e il Bari avrebbe riacciuffato la Reggiana passata in vantaggio con Kargbo, oggi punto di forza del Cesena. É andata così, una storia bellissima senza il lieto fine, ma Vivarini é ancora apprezzato a Bari e chissà, un domani forse neanche troppo lontano, ritornerà. Per completare un discorso ancora aperto, per scrivere un’altra bellissima pagina di sport. Come quella che ha scritto a Catanzaro. E chissà, forse scriverà a Frosinone. 

Sezione: Amarcord / Data: Mer 19 giugno 2024 alle 13:00
Autore: Raffaele Garinella
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