Il primo sguardo, nel commentare la partita fra Catanzaro Bari, non può che andare al tabellino: il due a zero con cui la formazione calabrese si è imposta al Ceravolo è un macigno sulle ambizioni future dei biancorossi e sulla serenità della piazza. A partire da questo si potranno sviluppare tanti discorsi possibili sulla prestazione, sui passi in avanti compiuti rispetto a Bolzano, sull'atteggiamento a tratti più propositivo mostrato in campo da Sibilli e compagni, ma questi aspetti non tolgono l'amarezza per una partita che ha palesato, per l'ennesima volta, tutti i limiti dei galletti. 

Limiti che sono soprattutto nel reparto offensivo. Sebbene la formazione biancorossa abbia avuto una colossale palla gol in avvio fallita da Lulic, per tutta la gara ha faticato enormemente nell'arrivare con pericolosità davanti alla porta avversaria e nel finalizzare le occasioni create. Questo, del resto, è stato un difetto che ha accompagnato tutta la stagione e che in gare come queste emerge in maniera più lampante: anche quando gioca discretamente il Bari fatica a fare gol e, spesso, compie svarioni difensivi che portano alle sconfitte.

Iachini aveva provato a dare maggiore ordine al suo Bari con una linea difensiva a tre e il passaggio al 3-4-1-2. Soprattutto nella prima parte di gara, inoltre, il tecnico ha abbassato Sibilli in linea con Benali nella fase di costruzione, lasciando più alto Lulic che, dopo pochi giri di lancette, ha sfiorato il gol. Immediatamente dopo, però, la gara è cambiata con il magistrale calcio di punizione messo in porta da Vandeputte. E se la prima frazione si è conclusa senza ulteriori squilli (a eccezione di una bella palla gol per Iammello), nella ripresa i galletti hanno provato ad aumentare i giri del motore, offrendo anche un pressing più ordinato. 

Le statistiche del secondo tempo sono nettamente a favore dei biancorossi, che hanno ottenuto il 67% di possesso palla e ben tredici tiri (di cui tre in porta), contro i due degli avversari, ma è stato ancora una volta uno svarione difensivo arrivato nel momento migliore del Bari a punire la formazione di Iachini. E se sottolineare alcuni aspetti positivi della prestazione può essere consolatorio, bisogna comunque ricordare che il campo non mente. La formazione è stata questa, da inizo stagione, ed è difficile potersi attendere qualcosa di diverso ora. 

Sezione: Copertina / Data: Mar 27 febbraio 2024 alle 23:20
Autore: Raffaele Digirolamo
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