Il Bari è tornato in Serie B a quattro anni dal fallimento. Una categoria che meglio si addice alla piazza barese, che nel corso della sua ultracentenaria storia ha vissuto per ben 50 stagioni. Continua oggi il nostro viaggio nella storia che proverà a far rivivere questi campionati, segnati dalla gioia di una promozione alla tristezza di una retrocessione, ma anche dalla felicità di una salvezza raggiunta miracolosamente alla rabbia per un sogno svanito sul più bello. Dopo lo scorso episodio che trattava la stagione 1996/97, facciamo un ulteriore salto indietro nel tempo fino alla stagione 1987/88.

Dopo una mesta annata conclusa al nono posto, i biancorossi ripartono con l'obiettivo di ritornare in massima serie a due anni di distanza. Per il suo Bari Vincenzo Matarrese si regala un colpo da novanta: Pietro Maiellaro. Lo Zar, idolo qualche chilometro più a Sud a Taranto, viene comprato al termine di un lungo tira e molla per 2 miliardi e 300 milioni di lire, più la cessione di Giorgio Roselli e Maurizio Gridelli. Un affare che manda in subbuglio la città dei due mari, con i tifosi in rivolta, ma che assicura un funambolo che si rivelerà tra i migliori della storia del Bari.

I biancorossi prelevano dal Campobasso Carletto Perrone e confermano Massimo Carrera, su cui piombano gli occhi della A. Restano a Bari nonostante le sirene dall'Inghilterra i due britannici Gordon Cowans e Paul Rideout. In panchina confermato Enrico Catuzzi, amato dal pubblico barese nonostante l'annata precedente senza acuti. 

Una squadra che avrebbe dovuto lottare e conquistare agevolmente la promozione in A, anche visti i quattro slot (novità rispetto all'anno precedente). A fine anno però i galletti chiudono con uno scialbo settimo posto, a meno sei dal quarto posto della Cremonese che vale la promozione. Enorme il dispiacere che si respira nel capoluogo pugliese. Basti pensare che al termine del girone di andata, chiuso a 22 punti , il Bari è quarto a un solo punto dalla Cremonese terza. Maiellaro e compagni fanno anche bene nel girone di ritorno, eccetto il finale di campionato. 

Nella volata conclusiva, i biancorossi cadono sul più bello. Nelle ultime sei partite il Bari ottiene solo 4 pareggi e 2 sconfitte, dovendosi così accontentare del settimo posto finale. Decisivi i pari al Della Vittoria contro Cremonese e Lazio (che chiude terza nonostante i nove punti di penalizzazione) e i passi falsi contro il Barletta e la Sambenedettese, oltre che dal ko nel derby di Lecce. È la fine di un ciclo. Ma come spesso la storia insegna, dalle cocenti delusioni arrivano in seguito le più grandi soddisfazioni. E così sarà.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 22 maggio 2022 alle 19:00
Autore: Claudio Mele
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