Sebbene formalmente sia ancora l’allenatore del Bari, non sembrano esserci più gli estremi per una conferma di Pasquale Marino alla guida del club biancorosso. Voci di corridoio iniziano a sussurrare i primi nomi che potrebbero prendere il suo posto sulla panchina del Bari. Di seguito i profili più chiacchierati.

Il primo nome, quello più caldo, è quello di Fabio Cannavaro. L’ex capitano della Nazionale campione del mondo del 2006 allena da ben dieci anni, sebbene conti soltanto 17 panchine in Serie B. La sua avventura come tecnico è cominciata in Asia: prima come vice-allenatore all’Al-Ahli e poi in Cina. Per lui sono stati ottimi i risultati conseguiti all’ombra della Grande Muraglia: una promozione storica nella prima serie cinese alla guida del Tianjin Quanjian e poi un campionato vinto con il Guangzhou Evergrande. Dopo l’Erasmus in giro per il mondo, un anno fa è arrivata la prima chiamata in Italia, da parte di un Benevento in condizioni disastrate. Il primo contatto con il calcio italiano, però, non è stato certamente indimenticabile: 17 partite alla guida delle streghe, in cui ha conseguito appena 3 vittorie, 7 pareggi e 7 sconfitte. Il suo sistema di gioco di riferimento nell’avventura campana è stato il 3-5-2, modulo impiegato anche da Marino per una parte della sua avventura, senza grandi soddisfazioni. La rosa attuale sembrerebbe manchevole di difensori centrali per poter proporre questo sistema di gioco.

Il secondo nome circolato nelle ultime ore è quello di Moreno Longo. Dopo aver iniziato la stagione alla guida del Como, è stato esonerato mentre occupava la quarta posizione in classifica e, potenzialmente, la terza (aveva una partita in meno al momento dell’esonero). Longo, pur essendo ancora piuttosto giovane, si è segnalato come un vero esperto nelle promozioni: la prima fu alla guida del Frosinone, portato in Serie A nel 2018; la seconda nel 2022 alla guida dell’Alessandria brillantemente e inaspettatamente condotta in Serie B. Da ricordare anche l’ottima salvezza alla guida del Torino: subentrato a Walter Mazzarri, con la squadra in pessime condizioni di classifica, riuscì a condurre i granata a una salvezza tranquilla con due giornate di anticipo. Anche lui, come Cannavaro, predilige uno schieramento con la difesa a tre e questo potrebbe rappresentare un piccolo ostacolo, vista la rosa del Bari.

Altro nome, altro cultore della difesa a tre è quello di Pierpaolo Bisoli. Allenatore molto noto ai tifosi biancorossi, in quanto trascinatore del Sudtirol, avversario del Bari nella semifinale play-off della passata stagione, Bisoli è una garanzia per la Serie B, autore di veri e propri miracoli sportivi. Come non ricordare le due promozioni storiche del Cesena in Serie A, nelle stagioni 2009-10 e 2013-14. Il suo profilo sembra quello ideale per incidere in corso d’opera, dando la scossa a una squadra ferita nell’orgoglio e incupita nelle motivazioni.

Sullo sfondo c’è anche il nome di Giuseppe Iachini. Vero maestro del subentro in corsa, non si calcolano le stagioni in cui Iachini è stato capace di togliere le castagne dal fuoco tanto in Serie A quanto in Serie B, l’ultima volta a Parma nel 2022. Da sottolineare, però, anche le quattro promozioni dalla cadetteria alla massima serie ottenute alla guida di Chievo (2007-08), Brescia (2009-10), Sampdoria (2010-11) e Palermo (2013-14). Anche per lui il sistema tattico di riferimento è il 3-5-2.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 04 febbraio 2024 alle 19:00
Autore: Antonio Testini
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