E' andato vicino addirittura a vincerla nel finale il Bari di Moreno Longo che, dopo un inizio di partita terrificante è riuscito nel secondo tempo a rimettere le cose a posto. Permane, però, la sensazione di una squadra che abbia ancora molto da lavorare e migliorare se vorrà essere competitiva per trovare un piazzamento in zona play-off e per evitare i patemi dell'anno scorso. Vediamo di seguito tre problemi che rimangono nella squadra biancorossa.

L'APPROCCIO ALLA PARTITA - Come a Castellammare, anche al San Nicola nella partita del riscatto, il Bari ha approcciato malissimo alla gara, consegnandosi totalmente agli avversari per la prima mezz'ora. Nei primi trenta minuti di gioco la squadra di Longo non si è presentata in campo, permettendo alla Cremonese di fare il bello e il cattivo tempo. La fortuna è che la compagine allenata da Stroppa non è riuscita ad andare in gol in quella fase di burrasca

LA CONDIZIONE ATLETICA - Due indizi fanno una prova: i giocatori arrivati a gennaio al momento non sono in condizione di giocare. Tralasciando Bonfanti - impiegato abbastanza regolarmente a Pisa -, Maggiore e Pereiro non hanno assolutamente il ritmo partita. Lo si è visto con il centrocampista ex Salernitana nella sfida alla Juve Stabia, lo si è visto ancor più nitidamente con l'uruguaiano ieri pomeriggio. Assolutamente impalpabile la prestazione di Pereiro che ha costretto i suoi a giocare fondamentalmente in 10 uomini per un tempo. 

GLI ERRORI DI RADUNOVIC - Quello di ieri è almeno il terzo sanguinoso errore in impostazione da parte del portiere serbo. Errori che sono costati tantissimi punti: da ricordare i pastrocchi commessi contro Reggiana e Brescia, sempre al San Nicola. Almeno fin quando il portiere non acquisirà una maggiore dimestichezza nell'impostazione dal basso, sarà meglio evitare di forzare la giocata in questo modo. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 16 febbraio 2025 alle 13:00
Autore: Antonio Testini
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