Nel post-partita con la Juve Stabia, persa per 1-3, Moreno Longo ha parlato ai microfoni di RadioBari: E’ stata una partita fatta di duelli. La Juve Stabia è una squadra fisica e ne hanno vinti tanti. Noi dovevamo trovare equilibri nuovi senza l’anima della squadra. Non era facile. Il nuovo centrocampo ha giocato insieme 3-4 giorni. Sull’impegno non posso dire niente nonostante i duelli persi. Il secondo gol subito è stato pesante. Maggiore non è abituato a lavorare con noi. È comprensibile si prenda il primo gol in questo modo. L’episodio, com’è capitato, poteva aiutarci ma è andata così”.

 Sull’atteggiamento finale: "Gli ultimi venti minuti non potevano essere proposti prima. Era semplicemente calato il ritmo ed è venuta fuori una partita più adatta a noi. Ogni partita ha una storia a sé.  Se io prendo Maiello, Maggiore e Vicari  posso dire che hanno dato il 110%. Non sono stati meno agonisti ma sono semplicemente le loro caratteristiche. Non potevi chiedere a Pirlo di fare Gattuso. Sono palleggiatori. Bellomo è entrato bene ma il senno di poi non piace. Avrebbe magari fatto fatica se avesse iniziato dal primo minuto”.

Sul tipo di partita: “Le due punte servivano ad affrontare una squadra fisica. Non c’era tempo per fraseggiare. Bisognava vincere le seconde palle. Ci dovevamo snaturare paradossalmente. Non era la partita adatta a noi”

E sui nuovi acquisti: “Ci danno tante opzioni ma arrivare a gennaio è un punto interrogativo. Vanno inseriti e dobbiamo essere bravi tutti, noi e loro. Deve scattare la scintilla nel più breve tempo possibile. Non cambiano le prospettive. Dobbiamo fare il massimo e rimanere attaccati al carro che conta. Ci sono ancora 13 partite. Il campo ci dirà dove arriveremo. Gli acquisti ci danno delle possibilità se si integrano".

Sulla situazione Dorval: “Deve stare tranquillo. Mi interessa che sia tranquillo. Conta solo quello che fa sul campo. Deve essere capace di isolarsi. Così potrà diventare ancora più forte”

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 09 febbraio 2025 alle 20:15
Autore: Cosimo Mirizzi
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