"Cassano è stato un talento straordinario, fantastico. Rispetto a me, ha avuto il vantaggio di crescere a Bari e di essere Cassano già da ragazzino. Tutti sapevano che a Bari c’era un bambino prodigio. Io stavo a Lucera, nell’entroterra di Foggia, e nessuno per anni è venuto a cercarmi fin lì". Così l'ex Pietro Maiellaro, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha cercato di spiegare la differenza tra i due 'numeri 10' probabilmente più forti mai transitati in biancorosso, ovvero lui e Cassano. 

L'amicizia con Diego Maradona e l'aneddoto: "Con Diego diventai amico una domenica col Bari contro il Napoli. Terracenere, grande mediano, tutto grinta e corsa, lo marcava duro: un sacco di botte, ai tempi si poteva - ha ricordato Maiellaro - Quasi stavo male per Diego. Così, a gioco fermo, dando le spalle a Diego, feci l’occhiolino a Terracenere e, un po’ scherzando e un po’ no, gli urlai: “Oh! Lo stai picchiando, ma lui è Maradona, il più grande di tutti! E lascialo un po’ in pace”. Diego mi prese per la spalla: “Pietro, grazie, ma non ti preoccupare. Se lui mena me, io meno lui”. Maradona era di una simpatia unica".

Sezione: Gli ex / Data: Dom 23 febbraio 2025 alle 15:00
Autore: Redazione TuttoBari
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