Alla fine del calciomercato estivo mancano ormai pochi giorni e il Bari, ancora una volta, è a tutti gli effetti un cantiere aperto. Se è vero quanto è vero che errare è umano e perseverare diabolico, nel capoluogo pugliese gli insegnamenti della passata stagione non sono stati evidentemente sufficienti.

Eppure, a differenza dello scorso anno, le premesse erano diverse, a partire dalla conferenza stampa di presentazione di mister Moreno Longo. Fu quella l’occasione in cui si percepì come l’obiettivo fosse allestire una squadra per la maggiore pronta ad affrontare il ritiro di Roccaraso, cosa poi non avvenuta. Alcuni rinforzi sono giunti per carità, ma non quello che ci si aspettava perché ancora oggi, il Bari è una squadra incompleta, carente in molti reparti e con un fattore tempo che adesso diventa il principale nemico.

I presupposti per un nuovo “Rinascimento” c’erano tutti, in fondo nessuno, si spera, desidera rivivere il calvario della salvezza giunta attraverso i play-out. La pre-season lasciava ben sperare, soprattutto per via delle amichevoli giocate contro squadre di pari categoria, vedi Frosinone e Salernitana, evento non verificatosi dopo la finale play-off persa al cospetto del Cagliari causa impegni contro compagini di minor categoria.

Sì, tutti attendevano speranzosi ulteriori rinforzi ma dopo Radunovic, entrate non ve ne sono state. La dodicesima squadra per spese della cadetteria, circa 650 mila euro spesi fra il riscatto di Sibilli e il prestito oneroso di Olivieri, potrebbe ritrovarsi così a combattere nuovamente per la salvezza, troppo poco considerando il prestigio, la storia e la tifoseria che alla prima non ha fatto mancato il proprio supporto con 20.000 presenti al “San Nicola”. Certo, non è una sconfitta alla prima giornata a determinare ciò che sarà, ma le perplessità sul reale potenziale di questa squadra sono sorte da più parti.

Per rievocare gli incubi del passato basta poco, solo gli ultimi giorni di mercato, con acquisti di livello da parte del ds Magalini, potrebbero rilanciare le ambizioni dei biancorossi, almeno sulla carta. Del resto, è pur sempre il rettangolo di gioco l'unico sovrano.

Sezione: Copertina / Data: Gio 22 agosto 2024 alle 19:00
Autore: Sabino Del Latte
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