Avete presente il brodo vegetale? O di pollo, se preferite. Dovremmo dire di Galletto per correttezza e coerenza visto che del nostro Bari stiamo parlando. Una squadra punta dalla Juve Stabia, spennata dai Canarini del Modena, incapace di ribaltare un Sassuolo tutt'altro che irresistibile e ridotto in dieci uomini dal 35' minuto del primo tempo. Un brodino, dicevamo. Quello che, in buona sostanza, davano ai convalescenti dalle sindromi parainfluenzali. Ecco, il pari contro il Sassuolo, ha gettato nello sconforto più totale un ambiente che navigava già in acque poco tranquille. I perché sono molteplici e riguardano la società. Le critiche mosse dalla tifoseria nei confronti della famiglia De Laurentiis sono sempre più marcate. Cosa servirebbe per rendere più serena la tifoseria? Un mercato all'altezza dei sogni della piazza. E ci perdoni l'interista Ligabue se prendiamo in prestito alcune parole da una delle sue tante celebri canzoni. 

Quel brodino sciapo, inutile, reso appena più saporito, ma solo leggermente sia ben chiaro, dal gol in extremis di Lasagna su assist di Sgarbi, ha dato un ulteriore indizio che fortifica le dichiarazioni di Longo. Il mister, e non solo lui, si aspettava una squadra più avanti. Il mercato, invece, ha avuto lo stesso passo di una lumaca che gareggia contro dei ghepardi. Troppo poco per essere ottimisti e per non lasciarsi cullare da pseudo sindromi ansioso depressive. Longo ha eccellenti idee tattiche, ma per metterle in pratica ha bisogno di almeno tre rinforzi, uno per reparto. Impensabile che a centrocampo possano bastare Maiello, Benali e Maita. Loro sono bravi, eccellenti centrocampisti, ma Bari ha bisogno di un regista differente e di un incontrista differente. Se il regista crea, l'incontrista deve proteggergli le spalle ed evitare che la difesa finisca, come accaduto in queste prime tre giornate, perennemente in balìa degli attaccanti avversari. C'é poi l'attacco. Il dopo Cheddira é stato avaro di soddisfazioni. Pensare di affrontare la stagione con il tandem Lasagna - Novacovich é utopico. Parliamo di punte centrali. I nomi non li facciamo, la dirigenza ne conosce molti e meglio di chi scrive. Quello chr possiamo dire é che serve gente in grado di portare in spalla la pressione della gloriosa maglia del Bari. E Longo fa quel che può con una rosa davvero meritevole di rinforzi.

In ogni singolo reparto. E state certi che con questa rosa neanche il buon Al Pacino in Ogni maledetta domenica riuscirebbe a fare di più. Un punto in tre partite? Se l’ottimismo é il profumo della vita, a Bari, in questo momento, c’è poco per essere ottimisti. La stagione passata non ha insegnato nulla?

Sezione: Copertina / Data: Mer 28 agosto 2024 alle 11:00
Autore: Raffaele Garinella
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