Secondo un proverbio turco, la pazienza é la chiave del paradiso. C'era invece chi, come Confucio, pensava che la pazienza fosse potere perché con il tempo e la pazienza, ogni foglia di gelso diventa seta. Sarà tutto vero, ci mancherebbe. Lungi da noi anche il solo ipotizzare di dubitare di profeti e filosofi. A Bari la pazienza - dopo la stagione scorsa, angosciante, deprimente, per nulla estasiante - é finita. Ci si aspettava di vedere qualche faccia nuova, e non il solo Favasuli, in ritiro. Serve pazienza, dice il saggio Magalini. Longo, da uomo paziente, equilibrato e razionale, non palesa alcuna preoccupazione. La sua fiducia nella società é totale.

Se il direttore sportivo e l'allenatore si dicono tranquilli, la tifoseria non può esserlo. I motivi sono ormai noti, dopotutto non é un mistero che la Serie B sia diventato - dati alla mano - il campionato più difficile d'Italia, perché più insidioso e più tecnico. Uomini forti, destini forti. Questa massima spallettiana che, ahinoi, non é servita ad evitare alla Nazionale Italiana una pessima figura ai campionati europei di Germania, almeno a Bari lascia il tempo che trova. Servono uomini giusti per destini giusti. Gli uomini giusti, giovani a parte, devono arrivare dal mercato. Chiarito che Bari non sarà mai una succursale di Napoli, bisognerà acquistare calciatori che la serie B l'hanno già vinta. I soli Folorunsho, Caprile e Cheddira, tutti in orbita Napoli, non bastano più. Tutti calciatori straordinari, nel giro delle nazionali, ma la serie cadetta si vince con altro. 
 

Si vince con mix di esperienza - legata non al numero delle presenze ma ai campionati vinti - e beata gioventù. E allora più che pazienza, serve esperienza e Magalini ne ha da vendere. Chiusura con le parole di Polito, direttore sportivo del Catanzaro che si é attribuito i meriti della salvezza del Bari. É un ottimo dirigente ma se fosse stato più esperto, certe dichiarazioni, forse, sarebbero state differenti. In questo caso, é vero, serve pazienza. 

Sezione: Copertina / Data: Dom 07 luglio 2024 alle 07:00
Autore: Raffaele Garinella
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