Le sliding doors della vita e del calcio. Se quel tiro dalla distanza di Benali fosse entrato, il Bari avrebbe vinto. Statene certi. E invece, sempre per le sliding doors di cui prima, Vicari ha deviato la conclusione di Sernicola ed ha beffato l’incolpevole Radunovic. Qualcuno potrebbe anche dire che le sliding doors si sono palesate anche sulla traversa della Cremonese a poco meno di dieci minuti dalla fine. Chiamatele, se volete, porte scorrevoli del destino calcistico di una squadra. 

Tutto questo non mette affatto in discussione l’ottima prestazione del Bari, superiore ai grigiorossi almeno per settanta minuti buoni. Il Bari non ha mai rinunciato a cercare la vittoria e spiace che Manganiello - insufficiente il suo arbitraggio - non sia stato richiamato al Var per riguardare il fallo subito in area di rigore da Favilli. Un rigore che, francamente, é parso sacrosanto e grosso come il Torrazzo tanto caro alla gente di Cremona. Se anche il mite Longo ha protestato a fine partita, un motivo ci sarà. Da un punto di vista tattico, é lecito attendersi qualcosa in più da chi entra, specie da chi, come Saco, ha i mezzi fisici per imporsi sull’avversario di turno. 

La sosta servirà a raffinare e rifinire ulteriormente i meccanismi di gioco. Le sensazioni sono positive, ed anche se il Bari nelle ultime due partite ha raccolto meno di quanto seminato, sta facendo come le formiche. Il canto delle cicale, il saggio Moreno Longo lo lascia agli altri. Il Bari sta crescendo partita dopo partita, con determinazione e umiltà. Doti che in Serie B sono fondamentali. 

Sezione: Copertina / Data: Lun 07 ottobre 2024 alle 11:00
Autore: Raffaele Garinella
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