Il secondo indizio forse non basta per costruire una prova, ma è sicuramente un segnale alquanto evidente per generare preoccupazione sul futuro del Bari. La partita contro il Modena, pur diversa per approccio e atteggiamento rispetto alla prima uscita contro la Juve Stabia, conferma tutti quei limiti tecnici e qualitativi che l'esordio stagionale avevano già fatto intuire. La buona volontà, l'organizzazione tattica mostrata nei trenta minuti iniziali non bastano a una squadra con evidenti carenze in ogni zona del campo, alla quale servono almeno cinque rinforzi (due difensori, un centrocampista, un trequartista e un attaccante) per poter pensare di avvicinarsi alla parte sinistra della classifica.

Eppure l'approccio alla partita della formazione biancorossa era stato positivo. Nella prima mezzora gli uomini di Longo hanno tenuto abbastanza bene la palla, creato subito un pericolo con Sibilli e sbloccato l'incontro al minuto diciassette con Novakovich. Anche l'atteggiamento della squadra aveva lasciato intravedere buone cose, con un pressing abbastanza alto in fase difensiva e un discreto fraseggio, pur con qualche errore. Nonostante questo, però, sul finale di frazione l'ennesima ingenuità commessa dalla retroguardia, con un calcio di rigore comminato al Modena per un fallo di Vicari, ha fatto sì che si andasse al riposo sul risultato di 1-1.

Ma se si vuole capire cos'è ad oggi il Bari, basta guardare il secondo tempo. La formazione biancorossa è quasi sparita dal campo e, per l'ennesima volta, ha preso gol su palla inattiva. Obaretin ha infatti completamente perso la marcatura su quel Pedro Mendes corteggiato in estate e dichiarato inarrivabile per una questione di costi, mettendo in rete il pallone del 2-1. Da lì in poi i galletti hanno fatto davvero poco per rimetterla in piedi: Longo ha provato anche a cambiare qualcosa, passando al 4-4-2 in fase finale, ma senza riuscire a creare pericoli concreti. 

Il risultato finale, del resto, è l'esempio lampante di quello che ad oggi è il Bari. Una squadra ancora incompleta, che necessita di numerosi rinforzi e che ha carenze in varie zone di campo. Per poter pensare a un campionato da protagonisti servirà un miracolo negli ultimi giorni di mercato, ma anche per poter sperare in un torneo tranquillo sono necessari rinforzi, altrimenti sarà dura.

Sezione: Copertina / Data: Ven 23 agosto 2024 alle 23:40
Autore: Raffaele Digirolamo
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