È l'unico punto di contatto tra l'ultima Algeria mondiale e quella che si appresta a giocare la sua terza Coppa del Mondo a 24 anni di distanza. Quando ancora alcuni dei suoi giocatori non erano nati, Rabah Saadane già guidava le Volpi del Deserto a Messico 86. Eppure mantiene ancora l'entusiasmo del ragazzino, pur essendo realista sulle potenzialità della sua squadra. "Non abbiamo molta esperienza e non siamo ancora a pieni giri", ha detto a Le Parisien. "La prima gara con la Slovenia sarà decisiva. Se vinceremo potremo dire la nostra, perché in questo tipo di tornei se parti bene hai il 50% di passare il turno. Se invece perderemo potremmo arrivare demoralizzati contro l'Inghilterra".

Saadane si dimostra realista anche quando si tratta di pronosticare una possibile africana sul tetto del mondo. "Mi sembra difficile. Le qualità ci sono, ma manca la programmazione. Al primo problema paga sempre l'allenatore". Sarà l'unico allenatore africano presente al mondiale ed è quindi il più indicato a parlare dell'importanza di questo torneo per l'Africa. "È un evento eccezionale ed una grande opportunità per tutti. Quando sono iniziale le qualificazioni ogni nazione sperava di riuscire a partecipare perché avrà un valore sportivo, ma anche politico".

 

Sezione: Girone C / Data: Mar 08 giugno 2010 alle 18:08 / Fonte: tuttomondiali.it
Autore: Pasquale Laricchia
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