Bari-Catanzaro, è la partita di Maita. Da capitano in Calabria a leader biancorosso

Bari e Catanzaro si daranno battaglia domani sera nel primo match del nono turno di Serie B. Tanti sono gli ex che, da ambo le parti, calpesteranno l'erba del San Nicola. In queste righe, ripercorriamo il vissuto con entrambe le maglie di un giocatore di cui tanto si è parlato nelle scorse settimane, nel bene e nel male: Mattia Maita. 

Arrivato in terra calabrese già in prestito dalla Reggina nel 2011, senza lasciare particolarmente traccia di sé (sole 7 presenze), vi fa ritorno dopo il fallimento degli amaranto nell'estate del 2015. Una seconda chance che il classe 1994 sfrutta a pieno. Nelle sue complessive 161 presenze, ha messo referto 6 gol (il primo contro l'Ischia nel dicembre del 2015) e 6 assist, ma l'investitura più importante è sicuramente la fascia di capitano, indossata sin da una partita col Siracusa nel gennaio del 2018. Ad affidargliela, un tecnico passato anch'egli da Bari come Gaetano Auteri.

Insomma, il centrocampista messinese è idolo delle folle catanzaresi. Però, questo idillio viene bruscamente interrotto il 18 gennaio del 2020, quando il Bari lo acquista per 200mila euro. Il giorno dopo, subentra contro il Rieti e timbra il cartellino per il definitivo 5 a 2. A distanza di ormai quasi 5 anni, è ancora qui, dopo 165 partite, 6 gol segnati, di cui l'ultimo a Frosinone qualche turno fa, e 13 assist forniti. Con la maglia barese, Maita ha vissuto inoltre una montagna russa di emozioni: la promozione in Serie B nel 2022, a cui lui ha contribuito da assoluto perno della mediana, la Serie A sfuggita di mano in finale playoff l'anno dopo, la Serie C lambita nella scorsa stagione, ma evitata ai playout, gli ultimi mesi in cui sembrava prossimo a lasciare questa terra, con Moreno Longo che però lo ha riaccolto e rilanciato. 

Domani, sarà il settimo incontro tra il ragazzo ed il suo passato, scottato dalla cessione improvvisa in quell'inverno di circa un lustro orsono. Maita come Garibaldi, eroe dei due mondi, che però domani sarà chiamato a guidare i suoi compagni con la giubba (bianco) rossa alla vittoria.