A fine stagione scorsa, negli occhi di Ahmad Benali c’era tutta la delusione di un’annata disgraziata e piena di problematiche. Una stagione dove il centrocampista libico ha avuto dentro di sè quella consapevolezza di aver gettato al vento un intero anno. Una sorta di campionato “sabbatico” fatto di rovesci dolorosi e polemiche roventi. Il finale è stato lieto grazie alla salvezza raggiunta ma le scorie sono rimaste per tutta l’estate.

Nell’annata in corso, tutti i tifosi biancorossi hanno sperato di rivedere quel giocatore intelligente e qualitativo che avevano ammirato due anni fa. Il ritorno del guerriero in mezzo al campo. Il ritorno della mente del centrocampo barese. In estate Benali ha più volte rimarcato la voglia di riscatto. Il tentativo di far cancellare dalla mente dei tifosi le sofferenze della passata stagione. Ha sentito la responsabilità dentro di sé portando da uomo più rappresentativo dello spogliatoio tutta la pressione su di sé. A maggior ragione dopo l’addio al calcio di Di Cesare.

Oggi Benali è tornato indubbiamente ai suoi livelli. Ha ritrovato forza, entusiasmo e determinazione. Ha ripreso, almeno sino a questo momento, le redini del centrocampo biancorosso. Ha trovato nuovamente le chiavi di questo reparto ed è tornato a ruminare calcio e assist nella sua migliore espressione. E, ancora di più, ha ritrovato il sorriso perso. Nei suoi occhi si legge una serenità diversa, la consapevolezza che quest’anno la squadra può dire la sua. Ha capito di trovarsi in uno spogliatoio sano e ambizioso. Ha scoperto un allenatore capace e grintoso che lo ha riportato a livelli davvero notevoli sia a livello di prestazione che a livello motivazionale.

Ahmad è pronto e convinto di poter migliorare ancora di più. Stupisce anche dalle sue parole la voglia di non fermarsi mai nonostante l’età. Continua a trovare motivazione ogni giorno, cerca di “rubare” consigli e suggerimenti da tutti anche guardando un video in TV di qualche suo collega più blasonato. Sa che quest’anno bisogna dare il massimo per una piazza che pretende sempre di più. In ogni partita e in ogni momento. Non c’è dubbio che il Bari ha ritrovato il suo “sceicco bianco”. La sua miniera d’oro, i suoi piedi di velluto e la sua corsa perpetua. Per inseguire magari un sogno nel cassetto.

Sezione: News / Data: Mar 15 ottobre 2024 alle 07:00
Autore: Maurizio Calò
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