In un Focus realizzato dai canali ufficiali del Bari, è stato intervistato Andrija Novakovich, che ha toccato diversi punti della sua vita, calcistica e non. Queste le sue parole su: ​​​

La maglia della nazionale"È stata una scelta difficile con genitori serbi, ma essere convocato in prima squadra americana è stato un orgoglio".

I suoi idoli"Ibrahimovic è stato sempre il mio idolo. Son cresciuto anche guardando la Premier, e tifando Arsenal non posso che provare stima per i vari Henry, Bergkamp..."

Sulla sua carriera, dal Chicago fino all'Eredivise, passando per l'Inghilterra...: "In America, il sistema è diverso. Qui se entri in un club fai il settore giovanile, lì Chicago era una società abbastanza grande, ma giochi fino ai 18 anni per poi o giocare nei college o trovarti un altro lavoro. Lì mi hanno visto degli scout per la nazionale under-17. Ho avuto offerte per andare in prova. Ho fatto due settimane di prova al Fulham, ma preferivano attaccanti che tornassero, e poi al Reading, dove mi hanno fatto il primo contratto da professionista. Tra l'altro avevo una zia ad Oxford lì vicino, una seconda mamma in pratica perché è stata importantissima per me e la mia carriera. Al Reading avevo Stam come allenatore, che mi consigliava di andare in prestito in Olanda. Io volevo fare vedere chi fossi e sono andato lì per due anni, sono stato benissimo. La cultura e il meteo sono simili e si gioca all'attacco, quindi tanti gol e tante occasioni. Ho giocato contro l'Ajax che andò in semifinale di Champions, veramente una squadra fortissima".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 14 ottobre 2024 alle 07:45
Autore: Piervito Perta
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