Nella conferenza stampa pre partita, di stamattina, Moreno Longo è stato chiaro e preciso. Ha ribadito ancora una volta il suo credo principale: creare gioco, occasioni e spettacolo, piuttosto che calciare solo una volta o trovare un gol casuale. Un qualcosa che, però, è costato caro ai biancorossi negli ultimi tre match. Ecco cosa ha detto sulla questione: "“In questo momento, dopo 9 giornate, preferisco avere una squadra che costruisca tanto e che abbia tante occasioni, piuttosto che vincere facendo solo un tiro in porta. Io voglio avere una squadra che abbia la forza, la mentalità e l’identità di meritarsi la vittoria. Chiaramente sul mantenere il risultato dobbiamo migliorare tanto sia nel cinismo che nell’attenzione difensiva”.

Una scelta precisa, ma anche coraggiosa, in un campionato come la B dove spesso si bada a non prenderle piuttosto che a darle. Un invito chiaro, però, ai suoi. Migliorare la precisione e la pericolosità sotto porta, pena la perdita di ulteriori punti che, in questo momento, servono come il pane.Sulla questione ha poi anche aggiunto: "Io credo che la squadra stia assumendo con costanza un’identità precisa. Una squadra che vuole fare la partita e non vuole speculare sull’avversario. Al di là di qualche pareggio di troppo, siamo sempre usciti dal campo con rammarico. Naturalmente, per quanto fatto, avremmo voluto qualche vittoria in più e, secondo me, ce la saremmo anche meritata sul campo. Però dobbiamo ancora crescere in tante cose, soprattutto nel cinismo”.Un invito dunque: il Bari deve sempre cercare di essere padrone del campo, creando e proponendosi. Ma il monito è chiaro: bisogna crescere e migliorare nella realizzazione, altrimenti il rammarico si sommerà a quello già provato nelle precedenti uscite.

Ha parlato anche delle riserve. Un problema venuto fuori negli ultimi match e che è stata una delle componenti, probabilmente, che ha inciso sulle mancate vittorie biancorosse."Con 5 cambi si cambia metà squadra e questo favorisce le squadre che hanno budget più alti, avendo giocatori molto forti in panchina. A noi, per esempio, sono mancati Lella e Oliveri, perdendo due cambi di alto livello. Chi è in panchina deve essere bravo a sfruttare quei minuti che vengono concessi. Bisogna entrare con il piglio giusto”, ha detto. Un occhio a chi è mancato nelle ultime giornate(vedi Lella e Oliveri) titolari indispensabili in un momento in cui le riserve arrancano, ma anche un invito, a chi non parte dal primo minuto, a darsi una svegliata e a cercare di sfruttare le occasioni che gli saranno via via concesse.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 24 ottobre 2024 alle 17:00
Autore: Armando Ruggiero
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