Nella settimana del festival degli italiani, il Bari si prepara all’attesissima sfida di sabato pomeriggio alle 17.15 contro la Cremonese. I grigiorossi sono quarti in classifica e hanno perso solo una delle ultime cinque partite. La squadra si è anche rinforzata nel mercato invernale con gli acquisti di Azzi, Gelli e Valoti, profili abituati ad altri palcoscenici, evidenziando la voglia di competere per qualcosa di grande.

Il Bari si trova, dunque, davanti ad un ostacolo notevole e per superarlo dovrà farsi trovare nella sua forma migliore. Il periodo dei biancorossi non è sicuramente dei più floridi e i problemi sembrano essere di varia natura. In primis l’atteggiamento di squadra troppo molle e inadatto ad un contesto come quello della B nel quale la grinta e la tenacia sono richiesti al massimo livello. La squadra è apparsa spesso incapace di gestire le situazioni di pressione e di dimostrare la voglia di portare a casa le partite. A Castellammare, nello scorso turno, l’agonismo delle vespe ha totalmente surclassato i galletti che ne sono usciti con le ossa rotte.

Un primo elemento per ripartire è dunque l’attitudine a lottare fino all’ultimo minuto, mettendoci “Anema e core”, come direbbe la barese Serena Brancale, concorrente del festival di Sanremo. Mister Longo parla di caratteristiche “da palleggiatori” che impediscono un tipo di approccio più grintoso ma è lecito aspettarsi qualcosa di più dai giocatori in termini di agonismo. Non si può negare che la squadra abbia un problema di personalità, intesa sia come gestione dei momenti che come assunzione di responsabilità nel proporre giocate decisive. È anche vero, però, che dovrebbe essere il Mister a trasmettere certe “vibrazioni” ai giocatori e di certo le dichiarazioni post Juve Stabia non aiutano.

E allora anche il Mister è atteso a dare risposte. Le critiche iniziano a serpeggiare nell’ambiente biancorosso e non si limitano alla mancanza di “Anema e Core”. Ad inizio anno la tifoseria ha apprezzato il suo lavoro tattico ma nell’ultimo periodo l’orchestra, per rimanere in tema, non sembra più armonica nell’esecuzione, affidandosi agli assoli del primo violino Dorval. A Longo viene imputata la sterilità offensiva, aggravata anche dall’arrivo di nuovi giocatori offensivi nel mercato invernale, richiesti dallo stesso e che quindi necessitano di trovare impiego e dimostrare il rendimento atteso.

La pazienza inizia a scricchiolare e la classifica non sorride (i punti sono gli stessi dello scorso anno horribilis). Giocatori e allenatore sono chiamati a rispondere in casa contro un avversario di grande livello e a dimostrare Anema, core… e gioco.

Sezione: Copertina / Data: Ven 14 febbraio 2025 alle 14:00
Autore: Cosimo Mirizzi
vedi letture
Print