Nel proseguo della nostra chiacchierata con Davide Olivares, ex centrocampista barese, sono emersi ricordi sulla sua carriera, tra gioie e difficoltà, con uno sguardo anche al presente e al futuro. ​​​​​​​​​​​

Sull'esordio contro l'Inter con la Lazio"Avevo 17 anni, quindi ero abbastanza giovane. Esordire in Serie A contro la squadra del cuore, visto che sono interista da piccolo, a San Siro, è un'emozione grande, nonostante i primi minuti non furono facili. Sono quelle cose irripetibili ed inspiegabili. Fino a qualche anno prima, andavo a vederla allo stadio e poi mi son ritrovato a giocarci contro, è significato tanto per me".

Sull'esperienza al Bari"Ti posso dire che i quattro anni passati al Bari sono stati indimenticabili. Ho avuto la fortuna di giocare con giovani campioni come Zambrotta, Cassano e Ventola che poi sono andati in società importanti. Ho dei bei ricordi ma penso che ciò che mi è rimasto più impresso è la promozione dalla B alla A, ossia il mio primo anno. Ricordo circa 70.000 persone allo stadio, è stata una bella festa".

Sugli otto mesi di squalifica causa doping"Lì ho sbagliato e pagato io. Non è stato facile per me, per la mia famiglia e per le persone che mi stavano vicino. Grazie a loro ne sono uscito ed ho ripreso a giocare diversi anni, seppur non ai livelli precedenti. È stato un periodo difficile ma dagli errori si impara e si deve far tesoro di questi insegnamenti".

Sulle sue attuali occupazioni"Ora mi godo Vigevano, la mia famiglia ed alleno una squadra di bassa categoria perché ho il calcio nelle vene e mi piace stare nell'ambito di questo sport; mi va bene così".

Sezione: Esclusive / Data: Ven 27 settembre 2024 alle 17:00
Autore: Piervito Perta
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