In questa rubrica andiamo ad analizzare, caso per caso, partita per partita, gli episodi e le decisioni arbitrali secondo quanto riportato dal regolamento
Lo facciamo inquadrando e applicando il testo a ogni episodio, spiegando come può essere interpretabile ciascuna regola. Questo, in maniera del tutto neutrale e senza la presunzione di dare giudizi all'operato di arbitri e Var, ma spiegando il perché delle decisioni e degli interventi. Ricordiamo che il regolamento del giuoco del calcio è un documento pubblico, scaricabile e consultabile dal sito della FIGC. 

Catanzaro-Bari è stato un match segnato da qualche tensione per via di diverse attese per verifiche al Var e un paio di decisioni che hanno provocato lamentele da parte del Bari. Guardiamoli con la lente del regolamento.

Contatto tra Quagliata e Lasagna in area di rigore. L'attaccante del Bari entra in area e cade nella corsa davanti a Quagliata che gli appoggia un braccio sulla schiena.

IL TESTO. Tra le infrazioni previste dal regolamento per un calcio di punizione diretto o di rigore c'è anche la spinta: 
"Un calcio di punizione diretto è assegnato se un calciatore commette una delle seguenti infrazioni contro un avversario in un modo considerato dall’arbitro negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata:
* caricare
* saltare addosso
* dare o tentare di dare un calcio 
* spingere 
* colpire o tentare di colpire (incluso con la testa)
* effettuare un tackle o un contrasto 
* sgambettare o tentare di sgambettare"
 

APPLICAZIONE. In campo però bisogna valutare l'entità, l'intensità della spinta: capire se questa impatta effettivamente sulle capacità del calciatore di mantenere l'equilibrio. Una spinta di bassa intensità, come in questo caso, specialmente in area di rigore, è spesso valutata come non fallosa. 

Espulsione dirigente del Bari. Subito dopo l'episodio di Lasagna, l'arbitro Giua individua un componente dello staff del Bari e lo espelle direttamente.

IL TESTO. Nel regolamento, tra le infrazioni da punire da parte dei dirigenti con l'espulsione, c'è anche: 
"Usare un linguaggio o agire in modo offensivo, ingiurioso o minaccioso" oppure, sei fatto in maniera plateale o ripetuto, "lieve dissenso (con parole o gesti / azioni) nei confronti di una decisione".

APPLICAZIONE. L'arbitro deve aver sentito chiaramente le parole pronunciate dal membro in questione oppure gli devono essere riferite da un altro ufficiale di gara. Rispetto al tono e al linguaggio utilizzato, l'arbitro decide il tipo di provvedimento.


Spinta su Vicari nel 2 a 1 del Catanzaro. Sulla battuta di un calcio di punizione, in area Vicari riceve, in elevazione, una leggera spinta a due mani da parte di Scognamillo e alle sue spalle Bonini insacca.

IL TESTO. Come visto in precedenza, la spinta è tra le infrazioni previste ma non viene mai precisata la modalità di essa (per esempio se a una o due mani, o se durante un contrasto aereo) e, soprattutto, l'intensità è sempre soggetta a valutazione dell'arbitro in campo. 

APPLICAZIONE. Nonostante appaia maggiore rispetto al primo episodio, il tenore della spinta è stato giudicato basso e la decisione del campo è supportabile dalla sala Var, non essendo un'intensità oggettivamente forte tanto da classificarla come "chiaro ed evidente errore" o "grave episodio non visto" per una revisione al monitor. La decisione dell'arbitro dipende molto anche dal "metro" adottato durante la gara e quindi dalla soglia tecnica utilizzata sui contatti.

Ammonizione di Radunovic per proteste. Il portiere del Bari si precipita davanti all'arbitro per lamentare la spinta al proprio compagno di squadra e Giua estrae il cartellino giallo.

IL TESTO. Tra le infrazioni passibili di ammonizione, "Un calciatore titolare deve essere ammonito se: 
* protesta con parole o gesti / azioni (nei confronti degli ufficiali di gara)"

APPLICAZIONE. Quando una protesta è fatta in maniera plateale con toni alti e soprattutto a distanza ravvicinata dall'arbitro da parte di un portiere che lascia la propria posizione in porta per recarsi a protestare, il direttore di gara è portato maggiormente a non tollerare e quindi ad ammonire.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 07 aprile 2025 alle 16:00
Autore: Enrico Scoccimarro
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