Tangorra vota Simic. Giorgetti 'richiama' al carattere. Bari-Palermo vista dagli ex

“La reazione di Catanzaro mi è piaciuta e deve rappresentare un’iniezione di adrenalina per i calciatori. Per centrare obiettivi importanti chi gioca deve dimostrare di avere quei valori che permettono di gestire le situazioni di pressione e difficoltà. È questo che fa la differenza. Nei miei anni vincemmo un campionato con una curva deserta. C’era anche allora contestazione. Ci vuole carattere. Delle volte, però, dipende anche dalle caratteristiche dei giocatori”. Lo ha detto Rodolfo Giorgetti in una recente intervista ai nostri microfoni. L'ex esterno biancorosso è stato solo uno dei protagonisti delle chiacchierate che hanno caratterizzato la settimana corta che ha preceduto il match di questa sera contro il Palermo.

Fondamentale, forse decisivo, per le speranze playoff degli uomini di Longo, l'incontro contro i rosanero di Pohjanpalo si preannuncia incandescente. Proprio sul conto del forte bomber finlandese è arrivato un parere tecnico di Massimiliano Tangorra, uno che di marcature se ne intende. "Come caratteristiche fisiche Simic sembra quello più adatto", ha detto in risposta alle contromisure da applicare contro l'ex Venezia.

"Adesso bisogna cercare di non tirare i remi in barca. È il primo segnale che la società dovrebbe dare. Fino a che ci sono possibilità, bisogna giocarsele tutte", il pensiero dell'ex mister del Bari Guido Carboni.

Di fronte, un avversario quotato. Gammone, sempre alla nostra redazione, l'ha descritto così: "Sicuramente il Palermo è attrezzato e ha speso molto. Sarà una grande partita, la spina nel fianco potrebbe essere Pohjanpalo, arrivato a gennaio e che sta facendo sfaceli. Giocatore di un'altra categoria".

"È un calcio diverso, in due partite l'obiettivo può cambiare. Il Bari se la può giocare, visto anche il calendario, che è un punto a favore e potrebbe permetterle di arrivare ai playoff. Più che la posizione, conta come ci arrivi. Non tanto in termini di condizione fisica, perché ormai il livello di preparazione è lo stesso, ma con la convinzione e le conoscenze tali da credere di potercela fare. Avendone disputati parecchi, posso confermare che chi arriva con la giusta mentalità ha un vantaggio sulle altre", ha detto un tecnico esperto come Roselli.