Nel proseguo della nostra intervista ad Antonio Gammone, trova spazio qualche dispiacere della sua carriera: 

"Ho tanti rimpianti. Quando ho fatto le giovanili del Bari, che per me è sinonimo di casa, ho fatto anche le giovanili dell'Italia. Peccato che quando ero nell'orbita della prima squadra, c'è stato il filone calcio scommesse e c'è stato un incastro di eventi che all'inizio della mia carriera non mi ha agevolato e mi hanno costretto a girare in prestito per varie squadre, oltre ai vari infortuni. Sono comunque felice di ciò che ho fatto, sicuramente si poteva fare di più".

Sui tecnici avuti, i nomi sono diversi: "Ho avuto tanti grandi allenatori, ma se devo scegliere uno a cui sono più legato è certamente mister Bianco avuto alla Sicula Leonzio, con cui ho instaurato un rapporto extra calcistico. Senza dimenticare Diana, Pancaro ed anche quelli nelle giovanili del Bari, come Nicassio, De Trizio e Loseto".

Sorprendente la sua attuale occupazione..."Ho lasciato il calcio a 26 anni, mi sono messo a studiare odontoiatria e adesso sono dentista nel mio paese. Ho continuato l'attività di mio padre in uno studio privato. Con il lavoro che svolgo mi è difficile trovare tempo per un eventuale nuovo ruolo nel calcio, ma ho il sogno e mi piacerebbe diventare osservatore per la mia regione, ovvero la Basilicata, che reputo un po' trascurata".

Sezione: Esclusive / Data: Mar 08 aprile 2025 alle 21:00
Autore: Piervito Perta
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