Nel proseguo della nostra intervista a Giorgio Roselli, trovano spazio i tanti ricordi in biancorosso: "Arrivai dal Pescara assieme a Massimo Carrera con un grande allenatore come Enrico Catuzzi. Non fu un anno fortunato perché eravamo una squadra che puntava a salire in A, che acquistò Cowans e Rideout, oltre ad avere già tantissimi altri giocatori forti, e non ce la facemmo per pochissimo. Poi andai a Taranto, e poi il Bari prese un giocatore straordinario come Maiellaro. La piazza centrava e centra tutt'ora poco con la B, infatti di lì a poco venne costruito il nuovo stadio. Ha tutte le carte in regola per tornare nel calcio che conta, ma la B è diventata molto competitiva".

Sui più forti che ha allenato, nomi importanti: "Ho allenato a Varese giocatori come Possanzini, Di Natale, Bazzani e Pellissier, presi dal già bravo Stefano Capozucca. Nomi da Nazionale che poi sono arrivati in Nazionale".

Caratura inviadibile anche sui suoi ex compagni di squadra: "A 18 anni esordii con l'Inter contro la Roma, sostituendo Sandro Mazzola. Poi anche Facchetti, Oriali, Boninsegna, giocatori straordinari. Ed ho avuto il privilegio di affrontare Maradona, ingiocabile, di un altro pianeta".

Infine, una chiosa sulla sua esperienza da allenatore: "Ho già la squadra per il prossimo anno. La Serie D è molto competitiva ed è l'unico campionato che mi manca di vincere, tra calciatore e allenatore. È una cosa che mi manca assieme allo Scudetto, che credo ormai passato come obiettivo. È questo l'ultimo passo che vorrei compiere prima di smettere, e spero di farlo nel minor tempo possibile".

Sezione: Esclusive / Data: Mar 08 aprile 2025 alle 16:00
Autore: Piervito Perta
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