Sono giorni convulsi quelli che si stanno registrando in casa Bari per quanto riguarda il calciomercato. E' notizia di oggi quella dell'arrivo ufficiale di Giacomo Manzari; domani sarà la volta di Chajia e Olivieri. Con questi ultimi due sale complessivamente a 6 il numero di acquisti registra dal cub biancorosso. Al direttore Magalini era stata richiesta repentinità e questa stiamo vedendo. La rosa consegnata a Longo certamente non può dirsi completa, però si è a buono punto. Certamente molto più avanti rispetto all'estate del 2023. 

La linea verde proposta dal nuovo duo Magalini-Di Cesare è convincente. Sono stati troppi in passato i casi di giocatori provenienti dalla Serie A con la pancia piena e che non hanno mostrato i giusti stimoli nel campionato cadetto. Numerosi sono gli esempi che si possono attingere dalla scorsa stagione: da Puscas ad Aramu, passando per Kallon. Molto positivi invece gli arrivi di semisconosciuti dalla Serie C o di giocatori di basso profilo dalla B. Si possono citare i Caprile e i Benedetti per il primo gruppo e Sibilli per il secondo.

Naturalmente, non basteranno questi acquisti per tranquillizzare una piazza che è chiaramente - e giustamente spaventata. Troppo fresca e troppo recente la ferita della passata stagione, in cui il Bari è riuscito a salvare la categoria solo in extremis. Serviranno almeno tre grandi certezze. La prima è fra i pali. Non si può tentare nuovamente il jolly in un ruolo delicato come quello del portiere dopo la brutta parentesi di Brenno. La seconda è in mezzo alla difesa: rimpiazzare Di Cesare sarà impresa ardua per tutti; sarebbe bene, però, partire da qualche sicurezza in più. Infine, se come dice Corvino, nella vita è meglio sbagliare la moglie che l'attaccante, il centravanti dovrà essere una certezza per il campionato cadetto. I gol e l'entusiasmo sono dote preziosa nel calcio, di ieri e di oggi. 

Sezione: Copertina / Data: Ven 12 luglio 2024 alle 21:00
Autore: Antonio Testini
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